
Con il Decreto Legislativo 87/2024 è stata introdotta una novità significativa per chi acquista un’azienda nell’ambito di una composizione negoziata: l’esclusione della responsabilità solidale per i debiti fiscali del cedente. Si tratta di una misura pensata per incentivare il risanamento aziendale e facilitare il trasferimento delle imprese in difficoltà.
Fino ad oggi, l’acquirente di un’azienda rischiava di dover rispondere anche delle violazioni tributarie commesse dal cedente nei tre anni precedenti. Ora, questa responsabilità viene meno, a patto che la cessione avvenga nell’ambito di una procedura di composizione negoziata. La norma, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, si applica ai debiti sorti dal 1° settembre 2024, ma il beneficio pieno – secondo una lettura restrittiva – si avrebbe solo per le cessioni effettuate dal 1° gennaio 2027 in poi.
Tuttavia, tale interpretazione è oggetto di critiche. La ratio della norma è infatti quella di favorire le operazioni di salvataggio aziendale in tempi brevi, rimuovendo gli ostacoli al trasferimento. Rinviare gli effetti della disposizione al 2027 rischia di neutralizzarne l’efficacia proprio nel momento in cui è più urgente stimolare l’intervento di nuovi investitori.
Un riesame dell’orientamento da parte dell’Agenzia delle Entrate o un chiarimento normativo sarebbero auspicabili per allineare l’interpretazione al vero spirito della legge: tutelare la continuità aziendale e favorire la ripresa economica.