“Il ‘bonus prima casa'”

29/05/2025

Il “bonus prima casa” ha recentemente subito un’importante modifica che concede più tempo per vendere la vecchia abitazione senza perdere le agevolazioni fiscali. L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 127 del 5 maggio 2025, ha chiarito che il nuovo termine biennale introdotto dalla legge di Bilancio 2025 si applica retroattivamente anche agli atti stipulati nel 2024, a condizione che al 31 dicembre di quell’anno il termine annuale non fosse ancora scaduto.

Questa modifica, prevista dall’articolo 1, comma 116, della legge n. 207/2024, estende da uno a due anni il termine per cedere l’abitazione precedentemente acquistata con i benefici prima casa e mantenere così le agevolazioni su un nuovo acquisto. La normativa interessata riguarda la Nota II-bis dell’articolo 1 della Tariffa, Parte I, allegata al Dpr 131/1986, che disciplina l’aliquota ridotta del 2% sull’acquisto di abitazioni non di lusso. Per beneficiare di tale agevolazione, l’acquirente deve stabilire la residenza nel Comune entro 18 mesi, non possedere altri immobili nello stesso Comune e non aver già usufruito delle agevolazioni, salvo vendita dell’immobile precedente entro il termine previsto, ora esteso a due anni.

Questa modifica rappresenta un passo significativo verso una maggiore flessibilità per i giovani acquirenti e le famiglie, consentendo loro di gestire meglio le transazioni immobiliari senza il timore di perdere il beneficio fiscale. L’aumento del termine per la vendita della vecchia casa facilita quindi l’ingresso nel mercato immobiliare, sostenendo così l’accessibilità alla proprietà abitativa.

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