
Introduzione
La rottamazione quinquies, delineata dal testo bollinato del Disegno di Legge di Bilancio 2025, rappresenta una nuova opportunità di definizione agevolata per i contribuenti, seppur con parametri significativamente più restrittivi rispetto alle precedenti edizioni. L’analisi del quadro normativo emergente rivela un approccio selettivo che, pur non escludendo completamente i decaduti dalle precedenti rottamazioni, ne limita considerevolmente l’accesso attraverso un perimetro oggettivo molto circoscritto.
Il Perimetro Oggettivo Ristretto della Nuova Definizione
La rottamazione quinquies si caratterizza per un ambito di applicazione significativamente ridotto rispetto alle precedenti edizioni. I carichi ammissibili alla nuova definizione agevolata sono limitati a quelli trasmessi all’agente della riscossione entro il 31 dicembre 2023 e riferibili esclusivamente a tre specifiche tipologie di debiti:
- Imposte derivanti dal controllo automatizzato delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi e all’IVA
- Contributi INPS non versati e non derivanti da accertamento
- Multe stradali irrogate dall’amministrazione dello Stato
Questa limitazione rappresenta una svolta significativa rispetto alla tradizione delle precedenti rottamazioni, dove le esclusioni erano davvero limitate. Il nuovo approccio esclude categoricamente numerose tipologie di debiti che in passato potevano beneficiare della definizione agevolata, tra cui le somme dovute in base ad accertamento, i tributi locali e le multe comminate dalla polizia locale.
L’Accesso Selettivo per i Decaduti
Il punto critico della rottamazione quinquies risiede nel fatto che il “ripescaggio” dei debitori decaduti dalle precedenti edizioni è limitato esclusivamente alle partite che rientrano nel nuovo perimetro oggettivo. Questa limitazione comporta conseguenze pratiche di notevole rilevanza: molti carichi che erano stati oggetto delle precedenti domande di sanatoria resteranno senza “copertura”, con l’effetto che l’eventuale ammissione alla nuova disciplina non sospenderà per intero le azioni di recupero dell’agente della riscossione.
La normativa consente l’accesso alla rottamazione quinquies ai soggetti decaduti dalle prime quattro edizioni della rottamazione e dalle relative leggi di riapertura, nonché dal “saldo e stralcio” introdotto con la legge di Bilancio 2019. Tuttavia, questa possibilità è subordinata al rispetto del medesimo perimetro oggettivo della nuova definizione, creando una situazione di accesso parziale che potrebbe lasciare irrisolte numerose posizioni debitorie.
La Disciplina Speciale per la Rottamazione Quater
Una previsione particolare è dedicata ai rapporti con la rottamazione quater attualmente in corso. Il Disegno di Legge stabilisce che l’accesso alla rottamazione quinquies è precluso ai debitori che, alla data del 30 settembre 2025, erano in regola con i pagamenti delle rate della quarta edizione. Questa disposizione impedisce ai soggetti adempienti di abbandonare l’attuale definizione per fruire di una nuova e più lunga dilazione del debito.
La giurisprudenza di legittimità ha chiarito che l’estinzione del giudizio prevista dalla rottamazione quater non è subordinata al pagamento integrale delle somme dovute, ma si perfeziona con la domanda di definizione agevolata del contribuente e l’accoglimento da parte dell’agente della riscossione, essendo sufficienti “la domanda di adesione alla definizione agevolata e la documentazione dei pagamenti effettuati fino a quel momento”.
Le Nuove Regole di Decadenza
La quinta edizione introduce modifiche significative alle regole di decadenza. Diversamente dalle precedenti rottamazioni, dove la decadenza si verificava con l’omissione di una qualsiasi rata, la nuova disciplina prevede che la decadenza si verifichi solo in caso di:
- Omesso pagamento di almeno due rate, anche non consecutive
- Omesso pagamento della prima o dell’ultima rata del piano
Un aspetto particolarmente rigoroso della nuova disciplina riguarda l’eliminazione di qualunque soglia di tolleranza per i ritardi. Mentre la rottamazione quater prevedeva una tolleranza di cinque giorni, la rottamazione quinquies non contempla alcun margine temporale, rendendo sufficiente il ritardo anche di un solo giorno per considerare omesso il pagamento della rata.
Le Conseguenze della Decadenza
Una volta decaduti dalla rottamazione quinquies, scatta automaticamente la preclusione a chiedere nuovi piani di dilazione del debito residuo. Il testo prevede che, per i debiti oggetto di istanza di adesione alla sanatoria, alla data del 31 luglio 2026 le dilazioni sospese sono automaticamente revocate e non possono essere accordate nuove dilazioni.
Questa previsione rappresenta un inasprimento significativo rispetto alla disciplina generale delle dilazioni di pagamento prevista dall’articolo 19 del D.P.R. n. 602 del 1973, che consente la rateizzazione fino a centoventi rate mensili per importi superiori a 120.000 euro, previa documentazione della temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria.
I Benefici Confermati
Nonostante le limitazioni nell’accesso, i benefici derivanti dalla rottamazione quinquies rimangono invariati rispetto alle precedenti edizioni. I contribuenti ammessi alla definizione agevolata dovranno versare esclusivamente:
- La sorte capitale
- Le spese vive sostenute dall’agente della riscossione (notifica della cartella e spese esecutive)
Per le multe stradali, l’azzeramento riguarda specificamente gli interessi, confermando il trattamento già previsto dalle precedenti normative di definizione agevolata.
Considerazioni Procedurali e Tempistiche
La domanda telematica per l’accesso alla rottamazione quinquies dovrà essere presentata entro il 30 aprile 2026, termine che appare congruo per consentire ai contribuenti di valutare attentamente la convenienza dell’adesione, considerando le limitazioni del perimetro oggettivo.
La conferma della rata minima di 100 euro mantiene un elemento di continuità con le precedenti edizioni, garantendo un accesso non discriminatorio anche per i debiti di importo contenuto.
Implicazioni Strategiche per i Professionisti
Per i professionisti del settore, la rottamazione quinquies richiede un approccio particolarmente attento nella valutazione delle posizioni dei clienti. Sarà necessario:
- Verificare accuratamente se i carichi del cliente rientrano nel perimetro oggettivo ristretto della nuova definizione
- Analizzare lo stato delle eventuali precedenti adesioni a rottamazioni, considerando che molti carichi potrebbero rimanere esclusi
- Valutare l’impatto della preclusione alle future dilazioni in caso di decadenza
- Considerare attentamente i tempi di pagamento, data l’assenza di tolleranza per i ritardi
Conclusioni
La rottamazione quinquies si presenta come un’opportunità significativamente più selettiva rispetto alle precedenti edizioni, caratterizzata da un perimetro oggettivo ristretto e da regole di decadenza più severe. Pur mantenendo aperta la possibilità di accesso per i decaduti dalle precedenti rottamazioni, la nuova disciplina richiede una valutazione particolarmente attenta da parte dei contribuenti e dei loro consulenti.
L’approccio restrittivo adottato dal legislatore sembra orientato verso una maggiore selettività nell’accesso ai benefici della definizione agevolata, privilegiando specifiche categorie di debiti e introducendo meccanismi più rigorosi per prevenire comportamenti opportunistici. Questa evoluzione normativa richiede un adeguamento delle strategie professionali e una particolare attenzione nella fase di valutazione preliminare delle posizioni debitorie dei clienti.